Settima tappa: monte Battaglia, monte Cece e Ca’ di Malanca

Settima tappa
Budrio, monte Battaglia, Baffadi, Rivacciola, monte Cece, Poggiolo, Cà di Malanca, San Cassiano
Approfondimento storico
Informazioni

Segnavia: 625A – 701 – 623 – 627 – 579 – 1 Uoei
Dislivello: 800 m salita – 840 m discesa
Tempo: ore 8,00
Difficoltà: E
Percorribilità MTB: Si
Loc. di partenza: Budrio


Mappa
Mappa Ca' di Malanca
Cartografia: Regione Emilia-Romagna, CAI Alto Appennino Faentino – 1:50000
Mappa Monte Cece
Cartografia: Regione Emilia-Romagna, CAI Alto Appennino Faentino – 1:50000
Percorso
Monte Battaglia foto
Alla base della torre Aldo Rontini ha realizzato una bellissima scultura in memoria dei caduti nella battaglia dell’ottobre 1944.

Si lascia Budrio m 440, per risalire al crinale. Arrivati alla sommità si gira a destra per monte Battaglia (m 715), lasciando poi la strada per salire alla restaurata torre.
Seguendo il sentiero con segnavia 623 si scende dalla torre sul lato est, entrando in una pineta e sulla strada che porta a San Ruffillo, se ne percorre un breve tratto, poi sulla destra il sentiero scende per passare sul fianco di monte Conazzano (m 621) e di seguito monte Scappa (m 493) per arrivare alla chiesa di Baffadi a fondovalle (m 255).

Si raggiunge poi la SP306, seguendola a destra in direzione sud per circa 2,5 km e si arriva alla chiesa di Rivacciola (m 276). Si imbocca il sentiero con segnavia 627 che dalla SP sale a sinistra passando in mezzo all’abitato, prima del ponte sul Senio. Superate le prime case la strada da asfaltata diventa carrareccia e porta a Cà Ruinate, per proseguire in salita nella vallata.
Lasciata la carrareccia ci si immette in un tratto di sentiero in mezzo al bosco per entrare nella pineta che copre tutto il fianco del crinale, verso la valle delle Calanecchie, mentre l’altro versante è coperto da un grande castagneto. La pineta in forte salita copre il crinale fino alla cima di monte Cece (m 764).
Si scende sul lato opposto del monte su sentiero ben tracciato e in una carrareccia che, in direzione nord-est, con tornanti in forte discesa attraverso un castagneto, porta ai ruderi di Cà Martinfabbro (m 556).

Sempre in discesa si arriva all’agriturismo Poggiolo (m 404) e prima di attraversare il fosso si segue, svoltando a destra, la carrareccia che porta sulla strada bianca di fondovalle del torrente Sintria.
Si segue quest’ultima a destra in direzione sud per un breve tratto, lasciandola sulla sinistra e proseguendo sul sentiero sempre con segnavia 627 che porta alla Costa dei Preti (m 443), prima in salita su un fondo molto sassoso e poi in mezzo a bosco ceduo. Infine nell’ultimo tratto su carraia in forte salita incrocia la strada forestale sul crinale con segnavia 505 e il parcheggio del rifugio Ca’ di Malanca (m 720).

Da Ca’ di Malanca si imbocca il sentiero che scende nel bosco in direzione est e dopo pochi minuti termina su un tornante della forestale che porta a San Cassiano. Si prosegue su questa comoda sterrata in direzione nord-est, tenendo d’occhio le ampie vedute sulle vallate circostanti. Si giunge ad un bivio dove a destra la strada prosegue per San Cassiano, la si abbandona proseguendo su quella di sinistra per monte.

Escursionisti CAI a Ca' di Malanca
Escursionisti del Cai di Faenza e Imola a Ca’ di Malanca nel 2001